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mercoledì 24 febbraio 2021

I 21 Motori di ricerca del 21° secolo!

 

Ciao a tutti, oggi dedicheremo un pò di tempo all'analisi dei 21 più importanti & popolari motori di ricerca presenti sul web nel 21° secolo.

Un motore di ricerca, per chi non lo conoscesse ancora, è un'applicazione web, costituita da componenti, che interagendo tra loro, consentono di:

  • Ricercare;
  • Filtrare;
  • Catalogare;
le pagine del web. In genere un motore di ricerca, o "search engine", è costituito da un form di ricerca e da qualche altro componente che consente all'utente di eseguire ricerche testuali più o meno complesse e di visualizzare i risultati della propria ricerca.

Ad oggi sono presenti moltissimi motori di ricerca nel web, anche se talvolta, ne sono utilizzati al massimo uno o due, che diventano tra i più popolari della rete, come ad esempio "Google" , "Arianna", "Yahoo".

Motori di ricerca
I 21 Motori di ricerca del 21° secolo!


Andiamo adesso ad elencare i nostri 21 motori di ricerca del 21° secolo:

  • Google: Al primo posto della classifica, si posiziona Google, il motore di ricerca oggi più utilizzato nella rete. Realizzato nel lontano 1996 da Larry Page e Seargey Brin e nato come progetto di ricerca "BackRub" alla Stanford University è oggi il sito più popolare in assoluto;
  • Altavista:  Al secondo posto della classifica, si posiziona AltaVista, il motore di ricerca della Digital Equipment Corporation (DEC), realizzato a Palo Alto in California con le prime architetture a 64 Bit e lanciato il 15 Dicembre del 1995. E' stato uno dei primi motori di ricerca che purtroppo, dopo un exploit iniziale fu sorpassato da altri motori di ricerca esistenti a quel tempo, come Excite e Lycos;
  • Arianna: Al terzo posto della classifica, si posiziona Arianna, che sebbene, sia un motore di ricerca basato su Google, è stato un motore di ricerca utilizzato moltissimo in Italia, Nato nel 1996 come servizio di indicizzazione dell'azienda IOL (Italia Online) e in collaborazione con il Dipartimento di Informatica degli studi di Pisa (Olivetti Telemedia), è stato successivamente integrato con i servizi di infostrada a seguito dell'acquisizione di IOL da Infostrada nel 1998;
  • Yahoo Search: Al quarto posto della classifica, si posiziona Yahoo Search, un motore di ricerca nato inizialmente come semplice interfaccia per servizi offerti da directory come lnktomi e da Google. A seguito dell'acquisizione di lnktomi e Overture Service (nel 2002 circa) e allo sviluppo del crawler "Slurp", iniziò a fornire servizi anche a motori di ricerca come AlltheWeb e AltaVista;
  • Excite: Al quinto posto della classifica, si posiziona Excite motore di ricerca della IAC Search & Media, nato nel 1994 alla Stanford University da un gruppo di studenti, dopo due anni e l'acquisizione dei motori di ricerca Magellan e WebCrawler, è diventato uno dei più importanti motori di ricerca a livello mondiale;
  • Lycos: Al sesto posto della classifica, si posiziona  Lycos motore di ricerca nato il 13 Aprile del 1994 alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh ad opera di Bob Davis. Dopo la crescita iniziale che gli permette di diventare il sito web più visitato in assoluto, la crisi della fine degli anni '90 e l'acquisizione da parte di Terra Networks, abbandonò gradatamente il ruolo di motore di ricerca per evolvere come portale web;
  • Alexa: Al settimo posto della classifica, si posiziona Alexa Internet, azienda fondata nel 1996 da Brewster Kahle e da Bruce Gilliat, che anche se inizialmente forniva solo una barra di navigazione di guida agli utenti, successivamente, attraverso collaborazioni con aziende come Internet Archive, l'acquisizione con Amazon, Google, Open Directory Project e motori di ricerca come A9.com è diventata uno degli strumenti più importanti del web;
  • Yandex: All'ottavo posto della classifica, si posiziona Yandex, società russa che nel 1997 è stato classificato come l'ottavo motore di ricerca nel mondo. Fondata il 23 Settembre del 1997 dal russo Arkady Volozh, Arkady Borkovsky e dal programmatore Ilya Valentinovich Segalovich, è il primo motore di ricerca russo in grado di indicizzare 5000 siti dell'internet russa (Runet);
  • Bing: Al nono posto della classifica, si posiziona Bing, motore di ricerca nato nel giugno del 2009, di proprietà Microsoft. Nato da un'onomatopea parola che richiama il suono di una lampadina, raggiunge nel 2020 una copertura 12,50% sui principali dispositivi come PC e laptop; 
  • DuckDuckGo: Al decimo posto della classifica, si posiziona DucDuckGo, motore di ricerca nato in Pennsylvania e lanciato nel 2008 da un progetto di crowdsourcing, che si propone come obiettivo quello di salvaguardare la privacy degli utenti, non conservando le informazioni relative alle ricerche degli utenti. Ad oggi (novembre 2020) è un'azienda con 116 dipendenti;
  • EcosiaAll'undicesimo posto della classifica, si posiziona Ecosia, motore di ricerca con filosofia "green", che si prefigge di donare il ricavato per sostenere la deforestazione in diversi stati del mondo. Nato nel 2009 da Wittenberg in Germania, in associazione con altri motori di ricerca come Bing, Yahoo e con l'associazione WWF, ottiene la certificazione B-corporation da B-labs e si impone come motore di ricerca alternativo;
  • Ask.comAl dodicesimo posto della classifica, si posiziona Ask.com, motore di ricerca statunitense basato sul concetto "domanda e risposta online". Fondato nel 1996 da Garrett Gruener e David Warthen a Berkeley, in California, dopo una buona partenza, dal 2010, a causa della concorrenza con altri colossi della ricerca, come Google, decide di cedere in outsourcing le sue tecnologie di ricerca per tornare alla sua originale funzione di canale di risposte on-line;
  • AOL SearchAl tredicesimo posto della classifica, si posiziona AOL Search, nato nel 1983 a Dallas, Virginia (USA) come Control Video Corporation, da Bill von Meister, che fece decollare l'azienda grazie a un servizio online per Atari 2600, dedicato al download di giochi. Dopo una serie di vicessitudini, tra cui fusioni e scorporazioni con aziende operanti nel settore della comunicazione e media, il 25 luglio del 2016, a seguito dell'acquisizione di Yahoo, AOL search diventa uno dei competitors maggiori, dei giganti dei media digitali;
  • BaiduAl quattordicesimo posto della classifica, si posiziona Baidu, motore di ricerca in lingua cinese, ispirato ad un poema della dinastia Song, scritto in forma ci, da Xin Qiji nel XII secolo. Il motore di ricerca, fondato nel 2000 da Robin Li, è in grado di classificare diversi tipi di media come siti web, files audio e immagini e caratterizzato anche da un forum di discussione. E' stato collocato al 5° posto nelle statistiche di Alexa, con un indicizzazione di oltre 740 milioni di pagine web, 80 milioni di immagini e 10 milioni di files multimediali  ed è stata la prima compagnia cinese ad essere inclusa nell'indice NASDAQ-100;
  • SingingfishAl quindicesimo posto della classifica, si posiziona SingingFish, azienda sussidiaria di AOL, nata nel 1999 da John DeRosa, Eric Rehm, Ken Berkun e Mike Behlke a Seattle. Singingfish, è un motore di ricerca per audio e video, che ha contribuito come strumento di ricerca per Windows Media Player, WindowsMedia.com, RealPlayer/RealOne, Real Guide, AOL Search, Dogpile, Metacrawler e Singingfish.com. Singingfish è stato uno dei primi motori di ricerca media & video oriented, anch'esso sottoposto ad una serie di fusioni e scorporazioni, che lo hanno portato a diventare uno dei più importanti motori di ricerca per contenuti multimediali non testuali (mp3, mpeg, quicktime, windows media, RealMedia, flash, avi);
  • GeoCrawlerAl sedicesimo posto della classifica, si posiziona GeoCrawler, un motore di ricerca orientato alla posizione e alla prossimità delle informazioni. Nato nel 2004 e ancora in fase di sviluppo, si pone come progetto innovativo nell'ambito della ricerca geolocalizzata delle immagini su web;
  • QwantAl diciassettesimo posto della classifica, si posiziona Qwant, motore di ricerca nato nel 2011 in Francia da Jean-Manuel Rozan e Eric Leandri. Il motore di ricerca si propone di essere una valida alternativa ai principali concorrenti presenti sul web, consentendo una profilatura migliore degli utenti, rispetto della privacy e una miglior navigabilità e presentazione delle informazioni;
  • StartpageAl diciottesimo posto della classifica, si posiziona Startpage, motore di ricerca nato nel 1998 a New York, dal progetto lxquick, da David Bodnick. Questo motore di ricerca si basa sul concetto di rank e percentuale di presenza dei risultati provenienti da differenti motori di ricerca e supporta la ricerca di testo, immagini, video, nonchè la possibilità di consultare gli elenchi telefonici. Nel 2018 lxquick e il nuovo motore di ricerca Startpage sono confluiti, dando vita ad un nuovo motore di ricerca "privacy oriented";
  • A9.comAl diciannovesimo posto della classifica, si posiziona A9.com, motore di ricerca lanciato nell'aprile del 2004 da Amazon, consente agli utenti il massimo dei risultati di ricerca inclusa la storicizzazione delle ricerche degli utenti in relazione al loro account su Amazon. A9.com utilizza diversi motori di ricerca come: live Search, Alexa Internet, Amazon.com, Answares.com, Wikipedia, Zoominfo, IceRocket, Internet Movie Database; 
  • ZoominfoAl ventesimo posto della classifica, si posiziona Zoominfo, un motore di ricerca che utilizzando strumenti di machine learning e integrando funzionalità di ricerca dei motori di ricerca più importanti, permette di ottenere informazioni specifiche per quanto concerne il settore B2B. Zoominfo dispone di funzionalità a pagamento o in versione dimostrativa previa registrazione;
  • IceRocketAl ventunesimo posto della classifica, si posiziona IceRocket, un motore di ricerca nato nel 2004, con lo scopo di ottimizzare l'esperienza di ricerca sui dispositivi PDA. Nel 2011 è stato acquisita da Meltwater Group;

Bene, adesso che avete idea di quali motori di ricerca poter utilizzare nel "nostro" 21° secolo, vi lascio soli a provarli tutti 😉. Nel caso, e se avrete voglia, potrete segnalare il\i vostro\i riscontro\i all'interno del blog,  Net4source è disponibile per qualsiasi dubbio e\o informazione. 

Ricordatevi che il blog non è a scopo di lucro quindi potrete sottoporre tutto il materiale di vostra produzione (qui trovate le indicazioni), senza alcun impegno formale, pena la vostra conoscenza nel web.





mercoledì 17 febbraio 2021

Pubblicità & problemi commerciali!

Ciao a tutti, oggi volevo parlare di una problematica, che apparentemente non sussiste, o quantomeno non risulta evidente a prima vista.

La Pubblicità è un argomento interessante e di cui vorrei sottolineare alcuni punti. In particolare riferimento alla pubblicità digitale nativa e non, diretta e indiretta, ultimamente ho trovato alcuni spunti che vorrei fossero messi in evidenza in questo articolo.

Per quanto concerne la pubblicità, come tale, oggi esistono moltissimi canali di distribuzione (soprattutto per la cosiddetta "Native advertising" o anche "Programmatic Advertising") come per esempio Outbrain, Taboola, Criteo, Magnite, Triple lift inc., OpenX, Mgid, Zemanta oppure alcuni molto più consolidati come Google Adwords\Exchange\Doubleclick\Adsense. 





Oggi sembra possibile, utilizzando questi strumenti, generare nuova pubblicità su richiesta, o "on demand", sfruttando i canali editoriali più importanti del web e avere così un ritorno di investimento maggiore e in molto meno tempo, per ottenere una copertura di questo tipo.

Elementi come il CPC, CPA, CPV diventano protagonisti, nascono così le gare d'asta per l'acquisto delle parole chiave migliori e\o con maggior resa possibile.

Bene sebbene il predominante scopo sia quello di rendere disponibile ad un pubblico generico sui principali canali mediatici la pubblicità nativa, non è ancora molto chiaro con quali modalità si integrino tra i principali canali di ricerca, canali editoriali, e soprattutto quali sono gli algoritmi utilizzati per la selezione, la catalogazione e la generazione dei ranking necessari alla prioritarizzazione della visibilità dei contenuti mediatici. 

Un'altro aspetto è quello legato all'effettiva efficacia di tali campagne, in quanto con la presenza del CPC da attribuire alle campagne, diventa molto semplice "spendere" per ottenere scarse conversioni rispetto alle attese, oppure imbattersi in problematiche commerciali legate all'utilizzo di nuove piattaforme pubblicitarie, su canali editoriali esistenti da tempo e che sono stati i precursori della Pubblicità digitale, come per esempio Google e correlati.

In conclusione, la Pubblicità dovrebbe essere un'attività che rientra nelle attività commerciali, quindi evitiamo che generi anche problematiche di questo tipo!! 😏



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